Fonte immagine: Sant'Orsola
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Piccoli frutti in crescita ma quanti problemi in campo!
Ottime performance e ampi spazi di sviluppo sia sul mercato nazionale che su quelli esteri: per le berries italiane le prospettive sono positive e incoraggianti ma i problemi di campo non mancano. Scopriamo con QdC® quali sono le criticità principali e come affrontarle.
3 giugno 2020
Fragole, mirtilli, ribes, more, lamponi: le berries, o piccoli frutti, rappresentano un mercato in crescita costante nel nostro Paese (con un +16% a valore nel corso del 2019). Ricchi di sostanze nutritive e piacevoli al palato, questi prodotti sempre più di frequente entrano nel carrello dei consumatori italiani rendendoli una coltura interessante per un numero crescente di aziende agricole.
La richiesta nazionale di piccoli frutti, infatti, è in costante aumento al punto che il nostro Paese ricorre, in determinati periodi di scarsità di prodotto italiano, a consistenti importazioni dall’estero. Parimenti interessanti sono i mercati esteri dove, a patto di garantire una fornitura continua di prodotto, le berries italiane (in particolare quelle biologiche) sono particolarmente apprezzate: è il caso della Germania, dell’Austria, della Spagna e del Regno Unito (fatta salva l’evoluzione degli accordi commerciali che si delineerà alla luce della Brexit).
Una produzione interessante e potenzialmente redditizia che, inoltre, si è dimostrata adeguata allo sviluppo in zone collinari o montane, più svantaggiate sul fronte di altre coltivazioni. Le aziende che puntano a sviluppare o incrementare la propria produzione di piccoli frutti, tuttavia, si trovano a doversi confrontare spesso con alcune criticità di campo molto specifiche.
In particolare, la Drosophila Suzukii, ben nota per i nefasti effetti sulle coltivazioni di ciliegie, si è dimostrata particolarmente infestante anche in questo tipo di produzioni. A questa si aggiunge la minaccia emergente dell’antonomo della fragola e la batteriosi da agrobatterio.
Per questo tipo di attività e trattamenti, QdC® - nelle versioni Agricoltura biologica e Difesa Integrata Volontaria - permetterà un costante e puntuale controllo del rispetto dei disciplinari, incluse le specifiche normative regionali oltre a gestire i monitoraggi e tenere sotto controllo le soglie di intervento.
Per quanto riguarda l’antonomo della fragola, invece, sono le attività di lotta integrata a offrire i risultati migliori: su questo fronte QdC® permetterà di tenere traccia di tutti i trattamenti effettuati e di controllare puntualmente la compatibilità dei prodotti presenti nel nostro magazzino con le attuali normative nazionali e regionali.
La richiesta nazionale di piccoli frutti, infatti, è in costante aumento al punto che il nostro Paese ricorre, in determinati periodi di scarsità di prodotto italiano, a consistenti importazioni dall’estero. Parimenti interessanti sono i mercati esteri dove, a patto di garantire una fornitura continua di prodotto, le berries italiane (in particolare quelle biologiche) sono particolarmente apprezzate: è il caso della Germania, dell’Austria, della Spagna e del Regno Unito (fatta salva l’evoluzione degli accordi commerciali che si delineerà alla luce della Brexit).
Una produzione interessante e potenzialmente redditizia che, inoltre, si è dimostrata adeguata allo sviluppo in zone collinari o montane, più svantaggiate sul fronte di altre coltivazioni. Le aziende che puntano a sviluppare o incrementare la propria produzione di piccoli frutti, tuttavia, si trovano a doversi confrontare spesso con alcune criticità di campo molto specifiche.
In particolare, la Drosophila Suzukii, ben nota per i nefasti effetti sulle coltivazioni di ciliegie, si è dimostrata particolarmente infestante anche in questo tipo di produzioni. A questa si aggiunge la minaccia emergente dell’antonomo della fragola e la batteriosi da agrobatterio.
Controllo biologico o lotta integrata?
QdC® - Quaderno di Campagna® può essere un alleato importante per aziende e tecnici che si trovino a dover affrontare questi problemi: sia per la Drosophila che per l’agrobatterio è possibile un approccio nel rispetto del disciplinare della produzione biologica, mediante il lancio di insetti ausiliari nel primo caso, o utilizzando microrganismi antagonisti che combattano attivamente la fonte della batteriosi.Per questo tipo di attività e trattamenti, QdC® - nelle versioni Agricoltura biologica e Difesa Integrata Volontaria - permetterà un costante e puntuale controllo del rispetto dei disciplinari, incluse le specifiche normative regionali oltre a gestire i monitoraggi e tenere sotto controllo le soglie di intervento.
Per quanto riguarda l’antonomo della fragola, invece, sono le attività di lotta integrata a offrire i risultati migliori: su questo fronte QdC® permetterà di tenere traccia di tutti i trattamenti effettuati e di controllare puntualmente la compatibilità dei prodotti presenti nel nostro magazzino con le attuali normative nazionali e regionali.