Focus coltura: il ciliegio

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Focus coltura: il ciliegio

Al netto di condizioni climatiche avverse come avvenuto nel 2019, l’Italia è fra i principali produttori di ciliegie al mondo, con alcune eccellenze uniche e apprezzate su tutti i mercati. Scopriamo insieme a QdC® - Quaderno di Campagna® le caratteristiche principali di questo iconico frutto

16 aprile 2020

22 varietà principali, due grandi specie (il ciliegio dolce e l’amarena), tante vitamine e oligoelementi: il ciliegio rappresenta uno dei frutti più iconici ed apprezzati dai consumatori di tutto il mondo. Usualmente raccolta tra maggio e giugno (fatte salve le varietà precoci, come la Early Lory, che produce ciliegie di grossa pezzatura disponibili già dalla fine di marzo), è un frutto delicato soprattutto sul fronte dell’irrigazione e minacciato da diversi nemici come la Drosophila Suzukii, la Rhagoletis cerasi (o mosca delle ciliegie) o il Myzus ceras (o afide nero del ciliegio).

L’Italia è fra i principali Paesi produttori di ciliegie, complice un clima particolarmente adeguato (la pianta prospera in climi freddi e suoli ben drenati) e, seppure con volumi nettamente inferiori rispetto a colossi come Turchia, Stati Uniti e Iran, negli ultimi anni si è sempre collocata nelle prime posizioni della classifica mondiale per quantità prodotte.

Un trend che si è dolorosamente arrestato nel 2019, complice le inusuali e disastrose precipitazioni che hanno colpito tutte le zone di produzione, in particolare l’Emilia Romagna e Puglia nel mese di maggio (quest’ultima ha registrato un netto -60% al raccolto), e che rischia di non riprendere neanche nel 2020 a causa delle violente e improvvise gelate che si sono abbattute sui territori più vocati fra la fine di marzo e l’inizio di aprile.
 

Descrizione della pianta

Ricche di vitamine A-B1 e B, le ciliegie sono una vera miniera dal punto di vista nutrizionale: proteine, zucchero, sali minerali (in particolare potassio, calcio, magnesio, ferro e fosforo) si uniscono ai principi che le rendono notoriamente disintossicanti e depurative, diuretiche e moderatamente lassative. La presenza di potassio, poi, le rende valide alleate nel trattamento dell’ipertensione arteriosa. Ideali per il consumo fresco, le ciliegie possono essere utilizzate anche per la lavorazione a livello industriale per la preparazione di marmellate, sciroppi, succhi e per il famoso liquore maraschino.
(Fonte: Plantgest)
 

Diamo i numeri

Con 472 ettari totali registrati su QdC® - Quaderno di Campagna® nel 2019, il ciliegio si posiziona al 50° posto fra le colture più diffuse sulla nostra piattaforma. A farla da padrona è l’Emilia Romagna, terra naturalmente vocata alla produzione e culla di una delle varietà più note, il Durone di Vignola (MO). Ed è proprio Modena a detenere la palma d’oro con ben 458 appezzamenti registrati su 1186 totali, seguita da Ravenna con 133 e dalla provincia di Forlì-Cesena con 104.
 

QdC® a fianco dei cerasicoltori

Quali sono i plus che QdC® - Quaderno di Campagna® può offrire ai coltivatori di ciliegie? Innanzitutto, grazie a QdC® è possibile garantire al consumatore la tracciabilità totale del prodotto: areali di provenienza, azienda di produzione, distanza dal punto vendita oltre, ovviamente, alla possibilità di conoscere quali disciplinari di produzione sono stati messi in campo.

Inoltre sarà possibile tenere traccia di tutti i trattamenti effettuati contro le principali minacce, dalla Drosophila Suzukii all’afide nero, selezionando i prodotti più efficaci nel rispetto delle normativa o, in caso di coltivazione in regime biologico, gestire al meglio la sostanze autorizzate dal disciplinare.

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