Loacker, wafer migliori anche grazie a QdC®!

I noccioleti di Loacker in provincia di Grosseto
Fonte immagine: Loacker

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Loacker, wafer migliori anche grazie a QdC®!

Dici Loacker e subito il pensiero corre ai gustosi wafer noti in tutto il Paese: ma alle spalle degli iconici wafer c’è un importante lavoro di ricerca proprio a partire dalla materia prima essenziale, la nocciola. In due aziende agricole sperimentali in Toscana, i tecnici e gli operatori dell’azienda altoatesina curano oltre 200 ettari di nuovi impianti insieme a Quaderno di Campagna®, alla ricerca quotidiana di una nocciola italiana sempre migliore.

4 dicembre 2020

La tecnologia in campo? “Garantisce all’agricoltore un approccio più imprenditoriale, maggiore efficienza e precisione e favorisce una gestione più organizzata dell’azienda agricola”. Parola di Maurizio Furlan, Head of Hazelnut Farms di Loacker e Marco Perugini, tecnico responsabile della gestione di due aziende agricole sperimentali della ben nota impresa dolciaria collocate in provincia di Grosseto e dedicate principalmente alla coltivazione delle nocciole.

Maurizio Furlan, Head of Hazelnut Farms di Loacker ha scelto di usare QdC® - Quaderno di Campagna®
Maurizio Furlan, Head of Hazelnut Farms di Loacker

Due realtà, per circa 240 ettari complessivi di noccioleto che vengono gestiti anche grazie al prezioso supporto di QdC® – Quaderno di Campagna®: “Utilizziamo la piattaforma di Image Line per queste aziende da circa 5 anni – commenta Furlan – e ci siamo sempre trovati bene. L’utilizzo principale è legato al registro dei trattamenti e delle fertilizzazioni ma apprezziamo anche altre funzioni e, in futuro, pensiamo di avvalerci anche dei calcoli e della distribuzione dei costi”. “Inoltre – incalza Perugini - utilizziamo molto Fitogest, una delle banche dati di QdC®: è essenziale per la registrazione delle etichette, la verifica di validità, i dosaggi e, naturalmente, per individuare i prodotti fitosanitari giusti in base alle nostre esigenze e per programmare gli interventi e il lavoro in campo di tecnici e operatori”.
 
QdC® aiuta i tecnici di Loacker a gestire i propri noccioleti in toscana
Una vista dei noccioleti sperimentali di Loacker a Grosseto

Le piante delle due aziende arriveranno a piena produzione nell’arco di qualche anno ma sono già apprezzabili i frutti dell’impegno messo in campo: “Il nocciolo è considerata una pianta rustica – spiega Furlan – e si adatta a situazioni molto diverse. Sebbene dal punto di vista produttivo richieda una cura più ridotta rispetto, ad esempio, a vigneti o meleti, è necessaria comunque molta attenzione sul fronte della prevenzione e sulla gestione quotidiana fatta di concimazioni e potature per mantenere la produzione alta e costante. Le minacce principali che potrebbero compromettere le piante e la produzione, in caso di non adeguata attenzione, sono le batteriosi – contro cui si lavora moltissimo in termini di prevenzione -, ed i danni diretti al frutto causati da diverse specie di cimice a cui si aggiungono alcune malattie fungine che, tuttavia, al momento nei nostri areali sono meno impattanti seppur da non sottovalutare. L’esempio di una di queste è quello del mal dello stacco (Cytospora corylicola) che abbiamo riscontrato in particolar modo su piante innestate su un portinnesto non pollonifero originario dei Balcani: si tratta di una tipologia di piante che stiamo testando già da diversi anni nel nostro ruolo di azienda sperimentale ma che, attualmente, non viene utilizzato molto nella produzione nazionale, benchè negli ultimi anni si stia ritagliando il suo spazio soprattutto in alcuni nuovi areali corilicoli”.
 
l'azienda Tenuta Collelungo che raccoglie le piante più giovani
L'azienda Tenuta Collelungo raccoglie le piante di nocciolo più giovani

Uno scenario che richiede attenzione e precisione e che viene gestito con l’importante supporto di QdC®: “Abbiamo registrato due diverse unità produttive che identificano le due aree produttive distanti circa 50 km l’una dall’altra – spiega Perugini -: oltre alle attività già citate, la tecnologia di Quaderno di Campagna® ci permette di monitorare e intervenire su grandi estensioni che sarebbe impossibile gestire con un registro dei trattamenti cartaceo. QdC® ci permette di avere tutto a portata di mano e di controllare in pochi istanti la situazione generale e quella nel dettaglio: a che punto siamo con i trattamenti e le fertilizzazioni? Quanto prodotto dobbiamo distribuire? Tutto quello che ci serve è disponibile in un magazzino o nell’altro? A queste domande, grazie a QdC® possiamo rispondere in pochi attimi e questo rende molto più efficiente la gestione di tanti aspetti che, diversamente, richiederebbero molto più tempo e che potrebbero esporre i tecnici a errori certamente involontari ma comunque spiacevoli”.

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