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Melone, è lotta contro il tempo (atmosferico)
Apprezzatissimo nei mesi più caldi, il melone ha affrontato, negli ultimi due anni, diversi alti e bassi legati all’andamento climatico. Ma il settore tiene e c’è una (piccola) rivoluzione in corso, come racconta a QdC® - Quaderno di Campagna® Andrea Benelli, AD del top player del settore Melone Don Camillo
1 luglio 2020
Melone nel nord Italia, “Popone” in Toscana o “Baciro” nel sud: regione che vai, nome che trovi. Ma la sostanza è sempre la stessa: il Cucumis melo L. è una delle produzioni estive più apprezzate e attese sulla tavola. Pianta dalla origini antichissime, oggi apprezzata soprattutto per il suo sapore gustoso e dissetante, tradizionalmente in abbinamento con un’altra eccellenza nazionale (il prosciutto crudo), come frutto di fine pasto o come merenda rinfrescante nei mesi più caldi.
Si tratta, tuttavia, di una produzione piuttosto delicata, in particolare sul fronte climatico: “Lo scorso anno – riferisce Andrea Benelli, Amministratore Delegato di Melone Don Camillo, OP a cui fanno capo oltre mille ettari coltivati a melone – la produzione è stata molto altalenante, in particolare per colpa di un maggio pessimo a livello climatico che ha fortemente impattato sul mercato di giugno. Quest’anno la situazione è diversa: un maggio ottimo a livello produttivo e di vendite a cui ha fatto seguito un giugno pesantemente condizionato da piogge continue”.
Andrea Benelli, Amministratore Delegato di Melone Don Camillo
“Dal 25 giugno, fortunatamente, il clima si è stabilizzato – prosegue Benelli – normalizzando anche il mercato: il melone è un frutto prettamente estivo, se le temperature restano basse e il tempo è brutto le persone sono meno propense ad acquistarlo. Ci aspettiamo una produzione e un trend di vendite in linea con le medie del periodo a partire dal 15 luglio, sperando che il clima rimanga caldo e soleggiato”.
Una speranza anche dal punto di vista fitosanitario: “A causa del maltempo abbiamo affrontato diversi attacchi di natura fungina – prosegue Benelli -: se le piante passano troppo tempo sotto l’acqua e non ci sono temperature che permettano ai frutti di asciugarsi rapidamente, lo sviluppo di funghi è inevitabile e difficilmente controllabile. La sofferenza delle piante e la morte di una percentuale di esse ha finito con l’impattare sulla produzione complessiva”.
“Come OP abbiamo scelto QdC® – Quaderno di Campagna® come supporto per tutti i nostri soci – spiega Benelli – fornendo una licenza a ciascuno di essi. Ogni produttore gestisce in autonomia la piattaforma relativa alle proprie produzioni mentre il nostro ufficio tecnico è a completa disposizione per chiarire dubbi e fornire assistenza in caso di necessità. Siamo molto soddisfatti: i nostri soci utilizzano tutte le funzioni offerte da QdC®, dalla raccolta e gestione dei dati agronomici alla gestione dei trattamenti”.
“La vera difficoltà, se così la vogliamo chiamare, è di natura culturale ed è legata al fatto che non è sempre semplice convincere un produttore a utilizzare uno strumento tecnologico per fare ciò che, fino a ieri, ha fatto usando carta e penna. E invece il punto è proprio quello: uno strumento tecnologico come Quaderno di Campagna® è un grandissimo aiuto per l’agricoltore. È facile, intuitivo, preciso e permette di gestire al 100% l’azienda senza preoccuparsi di appunti sparsi su fogli di carta che possono essere smarriti o rovinarsi o di perdersi qualche scadenza”.
Si tratta, tuttavia, di una produzione piuttosto delicata, in particolare sul fronte climatico: “Lo scorso anno – riferisce Andrea Benelli, Amministratore Delegato di Melone Don Camillo, OP a cui fanno capo oltre mille ettari coltivati a melone – la produzione è stata molto altalenante, in particolare per colpa di un maggio pessimo a livello climatico che ha fortemente impattato sul mercato di giugno. Quest’anno la situazione è diversa: un maggio ottimo a livello produttivo e di vendite a cui ha fatto seguito un giugno pesantemente condizionato da piogge continue”.
Andrea Benelli, Amministratore Delegato di Melone Don Camillo
“Dal 25 giugno, fortunatamente, il clima si è stabilizzato – prosegue Benelli – normalizzando anche il mercato: il melone è un frutto prettamente estivo, se le temperature restano basse e il tempo è brutto le persone sono meno propense ad acquistarlo. Ci aspettiamo una produzione e un trend di vendite in linea con le medie del periodo a partire dal 15 luglio, sperando che il clima rimanga caldo e soleggiato”.
Una speranza anche dal punto di vista fitosanitario: “A causa del maltempo abbiamo affrontato diversi attacchi di natura fungina – prosegue Benelli -: se le piante passano troppo tempo sotto l’acqua e non ci sono temperature che permettano ai frutti di asciugarsi rapidamente, lo sviluppo di funghi è inevitabile e difficilmente controllabile. La sofferenza delle piante e la morte di una percentuale di esse ha finito con l’impattare sulla produzione complessiva”.
QdC®, una piccola “rivoluzione culturale”
“Come OP abbiamo scelto QdC® – Quaderno di Campagna® come supporto per tutti i nostri soci – spiega Benelli – fornendo una licenza a ciascuno di essi. Ogni produttore gestisce in autonomia la piattaforma relativa alle proprie produzioni mentre il nostro ufficio tecnico è a completa disposizione per chiarire dubbi e fornire assistenza in caso di necessità. Siamo molto soddisfatti: i nostri soci utilizzano tutte le funzioni offerte da QdC®, dalla raccolta e gestione dei dati agronomici alla gestione dei trattamenti”.“La vera difficoltà, se così la vogliamo chiamare, è di natura culturale ed è legata al fatto che non è sempre semplice convincere un produttore a utilizzare uno strumento tecnologico per fare ciò che, fino a ieri, ha fatto usando carta e penna. E invece il punto è proprio quello: uno strumento tecnologico come Quaderno di Campagna® è un grandissimo aiuto per l’agricoltore. È facile, intuitivo, preciso e permette di gestire al 100% l’azienda senza preoccuparsi di appunti sparsi su fogli di carta che possono essere smarriti o rovinarsi o di perdersi qualche scadenza”.