Nel 2019 la cimice asiatica ha causato oltre 588 milioni di danni alle coltivazioni ortofrutticole italiane
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Cimice asiatica, via libera alla vespa samurai
La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera all’impiego del Trissolcus japonicus per combattere la diffusione dell’insetto che nel 2019 ha causato oltre 588 milioni di danni nelle colture di tutto il Paese. Ma le novità non si fermano qui: scopriamole insieme a QdC® - Quaderno di Campagna®
8 aprile 2020
Il tanto atteso “semaforo verde” alla riproduzione e diffusione della vespa samurai è arrivato: il 31 marzo la Conferenza Stato-Regioni ha approvato in via definitiva il decreto attuativo relativo al provvedimento del Presidente della Repubblica 102/2019. La vespa samurai, l’antagonista naturale della cimice asiatica potrà finalmente essere liberata nel nostro Paese (dove, peraltro, è già presente in diverse zone, sebbene ancora in numeri contenuti) e cominciare a riprodursi, svolgendo così la propria attività di controllo della diffusione dell’Halyomorpha halys.
“L’Emilia-Romagna è pronta – ha commentato l’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi -: il Servizio Fitosanitario regionale, in collaborazione con una rete di laboratori, ha lavorato in autunno e in inverno per la raccolta delle ovature di cimice asiatica che servono alla riproduzione della vespa samurai. Siamo nei tempi per fare i lanci a grande scala a metà giugno, quando ci saranno le deposizioni delle nuove uova dalla cimice”.
Il piccolo insetto, innocuo per l’uomo, per le api e per l’ecosistema in generale (nonostante la diffusione di alcune fake news) scenderà quindi in campo, è il caso di dirlo, attraverso una prima fase di lanci inoculativi non direttamente sui frutteti ma nelle zone di riproduzione della cimice asiatica, la vegetazione spontanea attigua alle zone coltivate.
L’altra importante novità riguarda l’aumento dal 50% al 60% della percentuale di aiuto per gli interventi di prevenzione dei danni da cimice inseriti nei Programmi operativi delle Op come l’installazione nei frutteti di reti antinsetto per proteggere la frutta.
“L’Emilia-Romagna è pronta – ha commentato l’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi -: il Servizio Fitosanitario regionale, in collaborazione con una rete di laboratori, ha lavorato in autunno e in inverno per la raccolta delle ovature di cimice asiatica che servono alla riproduzione della vespa samurai. Siamo nei tempi per fare i lanci a grande scala a metà giugno, quando ci saranno le deposizioni delle nuove uova dalla cimice”.
Il piccolo insetto, innocuo per l’uomo, per le api e per l’ecosistema in generale (nonostante la diffusione di alcune fake news) scenderà quindi in campo, è il caso di dirlo, attraverso una prima fase di lanci inoculativi non direttamente sui frutteti ma nelle zone di riproduzione della cimice asiatica, la vegetazione spontanea attigua alle zone coltivate.
Via libera anche ai risarcimenti
Lo scorso 31 marzo la Conferenza Stato-Regioni ha anche sbloccato gli 80 milioni presenti nell’ultima Finanziaria da utilizzare a titolo di indennizzo per gli agricoltori più colpiti: gli indennizzi scatteranno per quei produttori il cui danno ha superato il 30% della Produzione lorda vendibile aziendale riferita al settore vegetale. Il Ministero, in questo caso, rimborserà fino all’80% del danno accertato.Novità anche dall’Europa
Importanti novità per gli agricoltori impegnati nella lotta contro la cimice asiatica sono poi arrivate dalla Commissione Europea: è stato emanato un atto esecutivo, valido solo per le regioni italiane colpite dalla cimice che permette di introdurre misure straordinarie. In primis, sarà attivato uno stanziamento di un fondo aggiuntivo dello 0,4% del valore della produzione commercializzata (VPC), specificatamente dedicato a sostenere le iniziative di contrasto alla cimice, in aggiunta a quello già disponibile nei programmi operativi delle Op per le misure di prevenzione e gestione delle crisi.L’altra importante novità riguarda l’aumento dal 50% al 60% della percentuale di aiuto per gli interventi di prevenzione dei danni da cimice inseriti nei Programmi operativi delle Op come l’installazione nei frutteti di reti antinsetto per proteggere la frutta.