Focus coltura - Asparago convenzionale e biologico

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Focus coltura - Asparago convenzionale e biologico

Produzioni in crescita, consumi in aumento ed è boom del biologico: l’asparago piace sempre di più a produttori e consumatori italiani

17 gennaio 2020

L’asparago piace ai produttori italiani: una passione, quella per la gustosa liliacea, che ci vale il terzo posto in Europa con circa 7.000 ettari coltivati e una produzione complessiva di oltre 46.000 tonnellate, superati soltanto dalla Germania (23.190 ettari e 130.881 tonnellate) e dalla Spagna (13.755 ettari e 63.433 tonnellate). Il merito è sicuramente della naturale vocazione delle aree di coltivazione dell’asparago (in particolare Puglia, Veneto, Emilia Romagna, Campania, Lazio) e dell’alto livello raggiunto dalle aziende agricole del Bel Paese che, sempre di più, sanno proporre sui mercati nazionali e internazionali, un prodotto di qualità eccellente.

In questo contesto si innesta una ancora più spiccata vocazionalità per la coltivazione dell’asparago biologico: a fronte dei soli 1.000 ettari (su 23.000 totali) della Germania dedicati alla coltivazione Bio, l’Italia risponde con quasi 2.000 ettari, circa il 20% in più rispetto al 2017, principalmente concentrati in Puglia.
 

Una buona risposta del mercato

A trainare lo sviluppo delle coltivazioni è, in particolare, la crescente risposta del mercato che colloca l’asparago fra le orticole con un ottimo tasso di crescita. Per le referenze convenzionali, gli acquisti al dettaglio sono infatti aumentati nel 2016 (+13% sul 2015) e nel 2017 (+2% rispetto al 2016) mentre gli ultimi dati relativi all’asparago biologico segnalano una crescita del 22,5% a valore (pari a 1,7 milioni di euro) e +8,2% a volume (1.400 tonnellate) nei canali Iper/Super/liberi servizi.

Dati incoraggianti che indicano come l’asparago sia da considerarsi, a pieno titolo, come una coltura redditizia rispetto a prodotti più tradizionali grazie anche ad un’elevata PLV per ettaro combinata con alte rese unitarie e prezzi di vendita piuttosto remunerativi, segno di un consumatore disposto a spendere un cifra superiore alla media a patto di trovare un prodotto di qualità elevata.

La diffusione del trend salutistico e la conseguente attenzione agli aspetti nutrizionali da parte del consumatore ha ulteriormente favorito l’incremento dei consumi: l’asparago, infatti, non è solo ricco di acqua, fibre e antiossidanti ma è da considerarsi ipocalorico e povero di colesterolo, grassi dannosi e sodio. 
 

Diamo i numeri

Con un totale di 726 ettari coltivati, l’asparago (sia convenzionale che biologico), si colloca al 41° posto fra le colture gestite da QdC® - Quaderno di Campagna®. Gli appezzamenti totali gestiti attraverso la nostra piattaforma sono 250 e vedono al primo posto la provincia di Ferrara con 63 lotti registrati, seguita da Foggia con 48 e da Sud Sardegna con 21.

Per tutti i produttori che si volessero cimentare nella coltivazione dell’asparago, sia convenzionale che biologico, QdC® - Quaderno di Campagna® è l’alleato ideale per la gestione di tutti gli aspetti agronomici, dai trattamenti fitosanitari alla gestione della fertirrigazione, che richiedono estrema precisione e accortezze diverse in base alle varietà selezionate.

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