Fonte immagine: Teresa Bellanova - Facebook
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Agricoltura: il programma del Ministro Bellanova
In una recente audizione di fronte alle commissioni Agricoltura di Camera e Senato, il Ministro Bellanova ha definito l’agenda del proprio dicastero per i prossimi mesi
17 ottobre 2019
Meno tasse agli imprenditori agricoli, meno burocrazia, incentivazione all’imprenditoria giovanile e femminile, lotta al caporalato, tutela del biologico, divieto di aste al doppio ribasso e un piano di iniziative straordinarie per la difesa del prodotto Made in Italy all’estero, senza dimenticare l’attivazione di una consulta permanente sulle criticità in agricoltura: il Ministro Teresa Bellanova ha illustrato l’agenda del MIPAAF, a partire dall’immediato futuro.
Andiamo insieme a QdC® - Quaderno di Campagna® alla scoperta dei punti fondamentali della prossima attività di Governo per il mondo agricolo.
Tolleranza zero, invece, sul fronte del caporalato: “È mafia e come tale va combattuto per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e per salvaguardare migliaia di imprese oneste che subiscono la concorrenza sleale di chi sfrutta. Vogliamo lavorare per la piena applicazione della legge 199 del 2016: dobbiamo attuarla tanto nella parte della repressione quanto nella prevenzione del fenomeno”.
“È necessario aumentare i controlli e il personale dedicato – ha incalzato il Ministro Bellanova – attraverso una collaborazione attiva tra Ispettorato nazionale del lavoro, Carabinieri, polizia locale per intervenire non solo nelle aziende, ma anche nell'impedire il trasporto illegale dei lavoratori. Dobbiamo prevenire il fenomeno anche semplificando la vita delle imprese agricole, ad esempio favorendo l'utilizzo di nuove forme di intermediazione del lavoro attraverso piattaforme informatiche”.
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Azzeramento dell’IRPEF e conferma delle agevolazioni per il gasolio agricolo
Partiamo dalla fine: il 16 ottobre è stata licenziata la legge di bilancio in Consiglio dei Ministri e, al suo interno, sono presenti due voci di grande interesse per il mondo agricolo: “Abbiamo mantenuto l'impegno di non aumentare le tasse agli agricoltori – ha commentato il Ministro Bellanova –. Per questo sono soddisfatta dell'azzeramento Irpef per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, che significa quasi 200 milioni di euro che lasciamo alle imprese per investire. Inoltre non ci saranno aumenti – aggiunge – sull'imposta di registro e, come era già confermato con il Ministro Gualtieri, le agevolazioni per il gasolio agricolo non subiscono tagli”.Tutela del valore della produzione
Fra i temi cruciali individuati dal Ministro Bellanova c’è la difesa del reddito degli agricoltori: “Su 100 euro spesi dal consumatore per prodotti agricoli trasformati – ha commentato il Ministro – appena 3,3 euro sono destinati alla componente produttiva a vantaggio di commercio, logistica e grande distribuzione”. Una criticità che ha, alla base, anche la scarsa aggregazione dell’offerta: il sistema delle Organizzazioni di produttori ha un ruolo solo nel settore ortofrutticolo spinto dall'OCM, dove comunque, ancora copre circa la metà del valore della produzione ortofrutticola totale”.Investire su giovani e imprenditoria femminile
“L'agricoltura italiana – sostiene il Ministro Bellanova – soffre particolarmente del fenomeno della senilizzazione: solo l'8% delle aziende agricole ha un capo azienda under 40, per ogni giovane imprenditore ce ne sono 5 anziani. Lavoreremo su tutti gli strumenti a disposizione per favorire il ricambio generazionale e sostenere gli investimenti da parte dei giovani, a partire dalle misure del subentro in agricoltura. Puntiamo a un incremento del credito e dei capitali per investimenti attraverso gli strumenti ISMEA, così come vogliamo rendere più accessibile la terra. Con gli stessi obiettivi intendiamo sostenere l'imprenditoria femminile, che oggi rappresenta il 30% circa dell'agricoltura nazionale”.Lotta al caporalato e rilancio degli investimenti
Nell’agenda del neo-Ministro Bellanova ruolo centrale è rivestito dal fronte degli investimenti attraverso “il potenziamento dei contratti di filiera e di distretto, individuando nuove forme incentivanti per la digitalizzazione, l'export e l'e-commerce. Utilizzeremo – ha commentato il Ministro Bellanova – anche uno strumento di progettazione territoriale come i distretti del cibo, sul quale siamo pronti a dare seguito alla fase attuativa”.Tolleranza zero, invece, sul fronte del caporalato: “È mafia e come tale va combattuto per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e per salvaguardare migliaia di imprese oneste che subiscono la concorrenza sleale di chi sfrutta. Vogliamo lavorare per la piena applicazione della legge 199 del 2016: dobbiamo attuarla tanto nella parte della repressione quanto nella prevenzione del fenomeno”.
“È necessario aumentare i controlli e il personale dedicato – ha incalzato il Ministro Bellanova – attraverso una collaborazione attiva tra Ispettorato nazionale del lavoro, Carabinieri, polizia locale per intervenire non solo nelle aziende, ma anche nell'impedire il trasporto illegale dei lavoratori. Dobbiamo prevenire il fenomeno anche semplificando la vita delle imprese agricole, ad esempio favorendo l'utilizzo di nuove forme di intermediazione del lavoro attraverso piattaforme informatiche”.