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storie
Focus sull'agricoltura di precisione: Mais
Le esperienze e i risultati dei clienti di QdC® - Quaderno di Campagna®
4 maggio 2017
Il mais italiano non vive un momento di prosperità. Negli ultimi 15 anni la superficie dedicata a questa coltura è passata da oltre un milione di ettari, a circa 650mila.
Quali sono i motivi di tali contrazioni? Certamente gli andamenti climatici sfavorevoli a cui vanno sommate politiche poco incentivanti e un prezzo di mercato molto basso.
Molte aziende agricole cercano quindi di adottare tecniche che permettano di aumentare la produttività dei campi abbattendo i costi legati agli input produttivi: due dei postulati fondamentali dell'agricoltura di precisione.
Per passare dalle tecniche tradizionali a quelle di precision farming è sicuramente necessario investire, ma è uno sforzo che vale la pena fare.
Nell'ampio panorama delle tecniche di precisione, grande importanza rivestono le mappe del suolo, di produzione, di fertilizzazione e irrigazione. Aquisibili tramite particolari sensori portati su droni o ultraleggeri ma anche sulle mietitrebbie o altre macchine agricole, le mappe restituiscono all'agricoltore una esatta fotografia dello stato della propria coltura, fornendogli tutti gli elementi necessari per pianificare le sue attività agronomiche.
Il Consorzio Agrario Terrepadane, che utilizza QdC® - Quaderno di Campagna®, ha implementato un sistema chiamato Manna che "utilizza le immagini satellitari e i dati delle centraline meteo per determinare il fabbisogno idrico della coltura", spiega Matteo Scaglioni, responsabile del servizio agronomico.
"In questo modo l'agricoltore sa quando e quanto irrigare non sprecando inutilmente acqua e può controllare che tutte le zone del campo siano raggiunte dall'acqua massimizzando così la produzione".
Leggi l'articolo su AgroNotizie per scoprire molto altro sulla coltivazione di precisione del mais o del frumento.
Quali sono i motivi di tali contrazioni? Certamente gli andamenti climatici sfavorevoli a cui vanno sommate politiche poco incentivanti e un prezzo di mercato molto basso.
Molte aziende agricole cercano quindi di adottare tecniche che permettano di aumentare la produttività dei campi abbattendo i costi legati agli input produttivi: due dei postulati fondamentali dell'agricoltura di precisione.
Per passare dalle tecniche tradizionali a quelle di precision farming è sicuramente necessario investire, ma è uno sforzo che vale la pena fare.
Nell'ampio panorama delle tecniche di precisione, grande importanza rivestono le mappe del suolo, di produzione, di fertilizzazione e irrigazione. Aquisibili tramite particolari sensori portati su droni o ultraleggeri ma anche sulle mietitrebbie o altre macchine agricole, le mappe restituiscono all'agricoltore una esatta fotografia dello stato della propria coltura, fornendogli tutti gli elementi necessari per pianificare le sue attività agronomiche.
Il Consorzio Agrario Terrepadane, che utilizza QdC® - Quaderno di Campagna®, ha implementato un sistema chiamato Manna che "utilizza le immagini satellitari e i dati delle centraline meteo per determinare il fabbisogno idrico della coltura", spiega Matteo Scaglioni, responsabile del servizio agronomico.
"In questo modo l'agricoltore sa quando e quanto irrigare non sprecando inutilmente acqua e può controllare che tutte le zone del campo siano raggiunte dall'acqua massimizzando così la produzione".
Leggi l'articolo su AgroNotizie per scoprire molto altro sulla coltivazione di precisione del mais o del frumento.
