I dati in agricoltura: dall'azienda agricola alle istituzioni
La trasformazione digitale in agricoltura: l'importanza dei dati per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari
7 agosto 2024
Che il mondo dell’agricoltura sia abituato a elementi tangibili e pratici non è di certo una novità. Eppure, con l’avanzare della tecnologia e di elementi sicuramente poco fisici, ma molto concreti come i dati, anche gli agricoltori hanno dovuto abbracciare questo nuovo modo di lavorare.
I dati in agricoltura, infatti, sono elementi ormai necessari per dare il giusto valore ai prodotti agroalimentari in ogni passo della filiera.
I dati agricoli hanno una triplice identità:
- dati della realtà agronomica: tutti i dati che permettono all'agricoltore, al tecnico o al consulente di prendere decisioni su cosa fare in campo.
- Dati della realtà legale: una volta effettuate le operazioni in campo, raccolgono i dati e li inseriscono in una serie di adempimenti, permettendo all'agricoltore di firmarli. A questo punto, i dati non sono solo operativi ma assumono un valore legale.
- Dati della realtà istituzionale: una volta che i dati hanno assunto un valore legale, attraverso i CAA vengono inviati alla parte istituzionale.
Attori chiave nella gestione dei dati agricoli
Ogni alimento che proviene da un'azienda agricola interagisce con varie figure che gestiscono importanti informazioni di quel prodotto agroalimentare. In un contesto così complesso i dati diventano fondamentali per gestire tutte le informazioni e la tracciabilità di ogni prodotto.
Il ruolo dei CAA
Le aziende agricole collaborano strettamente con i CAA (Centri di Assistenza Agricola), che lavorano per far ottenere fondi pubblici PAC alle aziende agricole. Fino all'anno scorso, ogni azienda agricola comunicava il proprio piano colturale al CAA una volta all'anno, ma le cose sono cambiate: dal 2024, infatti, è d’obbligo aggiornare il CAA ad ogni variazione delle colture.
In aggiunta, le aziende devono interagire con il CAA o direttamente o per mezzo di chi le segue come consulente, per comunicare i dati dei registri di campo che diventeranno parte del fascicolo aziendale.
Aziende agricole, consulenti, distributori e la filiera
Attorno all'azienda agricola gravitano diversi consulenti che offrono assistenza tecnica e supportano l'imprenditore agricolo nelle sue decisioni dando indicazioni su operazioni di campo da eseguire in base ai dati che hanno a disposizione. In questo contesto, quindi, i dati diventano strumenti chiave per prendere le scelte più giuste .
Un'altra importante figura sono i distributori di mezzi tecnici agricoli. Le aziende agricole interagiscono frequentemente con loro per l'acquisto di prodotti: agrofarmaci, fertilizzanti, trappole, ausiliari, biostimolanti, corroboranti, sostanze di base e correttivi.
Sempre più spesso, le aziende agricole devono interagire con ispettori, controllori, certificatori e auditor. Questi professionisti visitano l'azienda per valutare la corrispondenza delle attività alla normativa e/o alle certificazioni, richiedendo l’accesso a tutti i dati aziendali.
Infine, ogni prodotto dell'azienda agricola deve essere venduto, entrando nella catena di distribuzione che si posiziona tra l'azienda agricola ed il consumatore. La GDO per assicurare il massimo della qualità richiede informazioni e dati precisi su lavorazioni, provenienza e controlli.
Strumenti per la gestione dei dati
Da quanto detto finora ci rendiamo conto che i dati rivestono una posizione centrale per la filiera agricola, di seguito vedremo le principali informazioni che vengono gestite dalle aziende agricole e i relativi strumenti che utilizzano:
- FMIS (Farm Management Information System), ovvero i sistemi digitali che permettono all'azienda di monitorare attività, costi e modalità operative.
- Dati provenienti dalle macchine raccolti con l'agricoltura 4.0. Le aziende hanno potuto accedere a finanziamenti per sistemi di connessione, raccogliendo dati direttamente dal campo. Questi dati sono essenziali per le decisioni e la gestione delle attività agricole.
- Dati che provengono dai display sulle macchine: permettono la guida parallela, evitando sovrapposizioni durante semine, trattamenti e altre operazioni. Questi display non solo equipaggiano le macchine ma raccolgono dati, come fa l'IoT con i suoi dispositivi sparsi nei campi che misurano temperatura, umidità del suolo e dell'aria, grandine, pioggia e punto di rugiada.
- DSS (Decision Support System): applicazioni che, attraverso mappe satellitari, modelli previsionali, indici di vigoria etc aiutano l'agricoltore nelle decisioni sul campo.
- GIS: forniscono informazioni multilayer per ogni campo. Le aziende agricole utilizzano sempre più questi sistemi, sia attraverso applicazioni specifiche che online.
Tutti questi dati sono essenziali per il funzionamento dell’azienda agricola, ma c’è una precisazione da fare: spesso questi strumenti non comunicano tra loro. Da un lato, permettono all'agricoltore di raccogliere una grande quantità di dati, ma questi hanno come unico scopo quello di supportare la decisione, ma lì si fermano.
Dopo che l'azienda agricola avrà eseguito le attività di campo, dovrà fare una cosa fondamentale: inserirli nel QdC® - Quaderno di Campagna® per validare le operazioni e dare concretezza a ciò che ha fatto, registrandolo.
Controlli preliminari e conformità normativa
Per garantire che i trattamenti effettuati siano conformi alla normativa vigente, l'azienda può fare una simulazione preliminare inserendo i dati nel QdC® - Quaderno di campagna®. Questa operazione permette di verificare in anticipo la conformità dei trattamenti pianificati con le disposizioni di legge, di ridurre il rischio di sanzioni e di migliorare la gestione agronomica.
È possibile inserire le informazioni relative ai prodotti utilizzati, alle dosi applicate, alle condizioni climatiche ed altre informazioni relative alle attività svolte in campo.
Il QdC® - Quaderno di Campagna® effettuerà un controllo incrociato con le banche dati in possesso di Image Line® e la normativa attuale segnalando eventuali incongruenze o non conformità. Solo dopo aver superato questa verifica, i dati verranno definitivamente salvati nei regsitri di campo ed inviati (o esibiti quando richiesto) alle autorità competenti, assicurando che ogni operazione sia conforme ai requisiti normativi.
Questo processo di simulazione e verifica non solo facilita la conformità normativa, ma consente di gestire in modo più efficiente le risorse agricole.
Perché bisogna registrare i dati?
Registrare i dati non è un semplice esercizio di stile, ma un’azione necessaria per adempiere a determinati obblighi di carattere legale. Un esempio è d.lgs 150/2012, che prevede che le aziende agricole abbiano i dati di ciò che accade in campo attraverso i registri di campo, in particolare i registri dei trattamenti fitosanitari.
Oltre a questi adempimenti legali, l'azienda agricola, che fa necessariamente parte di una filiera, ha l'onere di dover fornire una serie di dati ossia da dove proviene il prodotto, come è stato prodotto, la sua tipicità etc...
Sfruttando sistemi come le API, QdC® – Quaderno di Campanga® raggruppa già una serie di informazioni che possono essere utili a tutti i player della filiera e contemporaneamente può esporre ai vari CAA i dati dei registri da trasferire nel fascicolo aziendale.
Gestione dei dati nelle aziende
Insomma, oltre a produrre alimenti eccellenti, le aziende agricole devono essere in grado di fornire documenti che attestino come sono stati realizzati. Questo approccio non solo valorizza il prodotto, ma giustifica anche l'uso dei fondi europei destinati all'agricoltura italiana, dimostrandone la qualità.
Ogni azienda agricola può decidere autonomamente da chi farsi seguire per la compilazione del Quaderno di Campagna®, analogamente a quanto avviene per la contabilità. I dati devono essere inviati direttamente al sistema attraverso un tracciato record specifico, ma l'agricoltore può scegliere di affidarsi al CAA per la raccolta dei dati o utilizzare una procedura che verifica le attività in campo, permettendo di fare scelte corrette ed evitare errori.
Una volta che tutto è in ordine, l'agricoltore può inviare i dati al CAA per la validazione e l'inoltro.