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Scopri le differenze tra agricoltura biologica e integrata
Differenze e similitudini tra agricoltura biologica e integrata: una guida per scelte consapevoli
7 marzo 2024
L'agricoltura biologica e l'agricoltura integrata sono due approcci distinti alla produzione agricola che, ovviamente, si differenziano per i metodi e i principi utilizzati.
Capire le differenze tra questi due metodi è fondamentale perché permetterà di prendere scelte consapevoli e capire a quali strumenti affidarsi per ottimizzare i processi gestionali e produttivi.
Gli approcci che un professionista può seguire sono vari e diversi e, in questo articolo vedremo meglio l’agricoltura biologica e quella integrata.
Agricoltura biologica: cosa vuol dire?
Agricoltura biologica è un termine sentito spesso negli ultimi anni e che indica un metodo di produzione agricola che si basa sull'utilizzo di sostanze e processi esclusivamente naturali per coltivare alimenti.
Quando fatto a regola d’arte, infatti, questo approccio esclude totalmente l'uso di insetticidi, erbicidi e fertilizzanti sintetici e predilige metodi bio, appunto, come la rotazione delle colture, l'impiego di insetti utili, l'uso di specie rustiche e autoctone resistenti alle malattie, la pratica della pacciamatura e del sovescio.
Come è facile intuire, un approccio del genere all’agricoltura mira a preservare la salute del suolo, promuovere la biodiversità e ridurre l'inquinamento dell’acqua.
Un vantaggio per l’ambiente, sì, ma anche per il consumatore: i prodotti biologici, infatti, sono generalmente privi di OGM (organismi geneticamente modificati) e vengono prodotti con metodi più sostenibili per l’intero ecosistema.
Cosa si intende con agricoltura integrata
Sicuramente meno famosa per i non addetti ai lavori, l’agricoltura integrata è un approccio che mira a combinare le migliori pratiche agricole e un utilizzo più mirato dei prodotti fitosanitari per ottenere una produzione sostenibile.
Gli agricoltori che scelgono questo sistema di lavoro combinato, infatti, mettono in campo strategie di gestione delle infestazioni che combinano metodi biologici, fisici e chimici per controllare la propagazione di parassiti e malattie delle colture.
A differenza di quella biologica, quindi, in un sistema di agricoltura integrata è possibile usare prodotti chimici di sintesi, ma in quantità limitate e solo quando altre strategie di controllo non sono sufficienti.
Biologica VS integrata: due agricolture a confronto
Ora che abbiamo visto in cosa consistono questi due approcci, possiamo passare a un livello di analisi più complesso e capire quali sono i pro e i contro di entrambi.
L'agricoltura biologica offre, sicuramente, numerosi vantaggi sia per l'ambiente che per la salute umana perché comporta la riduzione dell'uso di prodotti chimici sintetici nell'ambiente.
Gli agricoltori biologici, per esempio, promuovono la presenza di insetti utili come predatori naturali dei parassiti, evitando agenti chimici più invasivi: coccinelle, falene e altri piccoli cacciatori sono un metodo altrettanto efficiente per le infestazioni di afidi e altri parassiti.
L'agricoltura integrata, invece, cerca di massimizzare la produzione agricola riducendo al contempo l'impatto ambientale derivante dall’uso di prodotti fitosanitari.
Gli agricoltori integrati possono utilizzare prodotti chimici di sintesi in modo mirato e limitato, riducendo così l'esposizione all'ambiente e il rischio di contaminazione dei prodotti alimentari.
Regolamentazione agricoltura biologica vs integrata
Il nostro Paese è particolarmente attento quando si tratta di dettare le regole che disciplinano le produzioni agricole in regimi biologici o integrati.
I documenti e i controlli che vengono eseguiti sono tantissimi in entrambi i regimi e le sanzioni in caso di pratiche scorrette possono essere davvero severe. In Italia, l'agricoltura biologica è regolamentata dalla normativa dell'Unione Europea (UE) e viene applicata attraverso l'etichettatura e la certificazione.
Gli agricoltori biologici devono rispettare il regolamento (CE) n. 848/2018 che stabilisce le norme per la produzione biologica e l'etichettatura dei prodotti biologici e devono sottoporsi a controlli regolari per garantire il rispetto delle norme biologiche e ottenere la certificazione biologica per i loro prodotti.
In questi casi, ogni singola pratica che viene eseguita sul campo deve essere monitorata e tracciata nel registro dei trattamenti, di modo che, in caso di verifica si possa avere il materiale richiesto ordinato e aggiornato. Per quanto riguarda l'agricoltura integrata, invece, questa è regolamentata dal Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI).
Questo sistema è stato introdotto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nel 2016 ed è riconosciuto a livello nazionale e comunitario.
Gli agricoltori che aderiscono al SQNPI devono seguire i disciplinari specifici regionali per ogni coltura, che comprendono sia le pratiche agronomiche che le limitazioni nell'utilizzo di prodotti chimici.
Anche in questo caso, è necessario tenere un registro delle operazioni e di magazzino per dimostrare il rispetto delle norme.
Agricoltura biologica e integrata: come evitare gli errori
Come puoi vedere, seppur differenti, entrambi gli approcci richiedono una forte attenzione ai dettagli e un sistema di tracciamento dei trattamenti affidabile e capace di produrre dati in modo semplice e preciso in caso di controllo.
Per semplificare la gestione della documentazione richiesta dal Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI), gli agricoltori possono sicuramente affidarsi a tool digitali e smart come QdC® - Quaderno di Campagna®.
Questo software, infatti, aiuta a gestire i documenti necessari per l'adesione al sistema di certificazione SQNPI in modo semplice: che sia il monitoraggio delle giacenze di magazzino, o la gestione e il controllo dei trattamenti fitosanitari attraverso aggiornamenti in tempo reale dei dosaggi, dei tempi di carenza, del numero dei trattamenti e di altri parametri di cui tener conto, QdC® potrà davvero garantire di rispettare tutte le regole e i requisiti del SQNPI.
Ovviamente, questo discorso si applica anche a coloro che scelgono di stare in un regime di agricoltura biologica.
In un sistema in cui bisogna mantenere determinati standard per non vedere inficiare i propri sforzi per ottenere la certificazione bio, è necessario avere la garanzia che tutto sia in regola e perfettamente tracciabile.
Sappiamo quale sia l’importanza della trasparenza e della registrazione dei processi nell’agricoltura biologica e, in questo caso, QdC® saprà darti l’aiuto che cerchi, evitando di commettere errori che possono costare davvero caro, supportandoti nella scelta dei soli prodotti autorizzati in regime bio e monitorando, ad esempio, l’utilizzo del rame.
Insomma, che tu scelga la strada biologica o quella integrata, il nostro consiglio è solo uno: segui le regole e fallo nel migliore dei modi.