PSR 2024: percorso e interventi nel nuovo Piano strategico

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PSR 2024: percorso e interventi nel nuovo Piano strategico

Promuovere la sostenibilità e l'innovazione nell'agricoltura: piano strategico 2024 e i suoi effetti sullo sviluppo rurale

7 marzo 2024

Il Piano Strategico Nazionale (PSN) rappresenta uno strumento fondamentale per l'implementazione della PAC, la Politica Agricola Comune, in tutti i paesi membri dell'Unione Europea.

Nel nostro paese, il PSN viene attuato attraverso i Piani di Sviluppo Rurale (PSR), che sono programmi regionali co-finanziati dal Fondo Agricolo Europeo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e dai bilanci nazionali. 

In questo articolo esploreremo il percorso e gli interventi previsti nei nuovi PSR 2024, focalizzandoci sulle tre Strategie di Sviluppo Rurale (SRA) che verranno adottate.

Cosa sono il piano strategico nazionale e i piani di sviluppo rurale?

Il Piano Strategico Nazionale, sviluppato dal Ministero dell’agricoltura (MASAF) in collaborazione con le autorità regionali competenti, è un documento che definisce gli obiettivi e le priorità dell'agricoltura e dello sviluppo rurale di ciascun paese dell’ Unione Europea. 

Il suo compito è fornire una visione generale delle politiche agricole e delle strategie di investimento per il quadriennio di programmazione della PAC.

Se questo succede a livello nazionale, a livello locale invece, abbiamo i Piani di Sviluppo Rurale (PSR), ovvero i programmi regionali che vengono sviluppati in linea con il PSN e forniscono un quadro dettagliato degli interventi che verranno attuati regione per regione. 

Il loro compito è semplice: i PSR sono progettati per affrontare le sfide specifiche di ciascuna regione e per promuovere lo sviluppo sostenibile dell'agricoltura e delle aree rurali.

Ogni regione, dunque, ha l'autorità di emettere bandi per finanziare progetti e pratiche che sono in linea con gli obiettivi e le priorità del PSN. 

Come funzionano i piani di sviluppo rurale e le strategie di sviluppo rurale?

I Piani di Sviluppo Rurale sono strutturati in base a un approccio tematico e settoriale, con l'obiettivo di affrontare le sfide specifiche di ciascuna regione

All'interno di ciascun PSR, vengono definite le Strategie di Sviluppo Rurale (SRA), che sono programmi di intervento specifici che mirano a raggiungere obiettivi specifici definiti nel PSN.

Per essere più specifici, le SRA sono strumenti di programmazione che consentono di concentrarsi su settori o tematiche ben definite, al fine di massimizzare l'impatto degli interventi. 

Ogni SRA definisce gli obiettivi, le azioni e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Ad esempio, alcune SRA potrebbero essere incentrate sull'integrazione della produzione agricola, altre sulla riduzione dell'uso di agrofarmaci e altre ancora sull'incremento della produzione biologica. 

Oggi, vedremo tre SRA che, volendo, possono essere considerate essenziali per lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e accessibile.

SRA produzione integrata

Uno dei principali obiettivi del PSR 2024 è promuovere l'adozione della produzione integrata nelle aziende agricole nostrane.

Ma cos’è nello specifico questo approccio produttivo?

Una gestione integrata è un approccio sostenibile all'agricoltura che unisce pratiche agricole tradizionali a metodi innovativi per ridurre l’impatto ambientale

L'obiettivo, ovviamente, è ottenere una produzione, sì, di qualità, ma capace di rispettare l'ambiente e la salute umana.

Le SRA legate alla produzione integrata prevedono azioni volte a promuovere l'adozione di buone pratiche agricole come: 

  • la rotazione delle colture,
  • L'uso razionale dei fertilizzanti e degli agrofarmaci.
  • La gestione sostenibile del suolo.

Per fare in modo che questo diventi realtà, sono previsti incentivi finanziari per incoraggiare gli agricoltori a convertire le loro aziende alla produzione integrata e per fornire loro supporto tecnico e formativo.

SRA Riduzione degli Utilizzi di Agrofarmaci

La riduzione dell'uso di agrofarmaci è un altro obiettivo chiave dei PSR 2024.

Le SRA legate a questa tematica mirano a promuovere l'adozione di pratiche agricole sostenibili che riducano la dipendenza dai prodotti chimici. 

Anche in questo caso, l'obiettivo è proteggere la salute umana e ambientale, preservando nel contempo la produttività agricola.

Queste SRA prevedono l'implementazione di azioni volte a sensibilizzare gli agricoltori sull'importanza della riduzione degli utilizzi di prodotti di sintesi e a fornire loro alternative sostenibili come:

  • promozione dei metodi di lotta integrata, come l'uso di organismi utili,
  • Il monitoraggio delle infestazioni.
  • L'adozione di tecniche agronomiche che favoriscono la resilienza delle colture agli attacchi di parassiti e malattieSRA Produzione Biologica.

SRA Produzione Biologica

Come è facile intuire, anche la produzione biologica è una componente importante dei PSR 2024, poiché è in linea con il concetto, mai così attuale, di sostenibilità ambientale. 

Le SRA legate alla produzione biologica mirano a promuovere l'adozione di metodi di coltivazione e allevamento biologici, al fine di garantire la produzione di alimenti sani e di alta qualità, rispettando l'ambiente.

In questo caso, le SRA prevedono l'implementazione di azioni volte a fornire incentivi finanziari e supporto tecnico agli agricoltori che desiderano convertire le loro aziende alla produzione biologica. 

Ma non solo. Vengono promosse anche iniziative per favorire la commercializzazione di prodotti biologici e per sensibilizzare i consumatori sull'importanza di una dieta sana e sostenibile.

Come puoi constatare tu stesso, le nuove misure dei PSR rappresentano un'opportunità per promuovere pratiche agricole sostenibili e per affrontare le sfide specifiche delle diverse regioni italiane. 

Gli agricoltori e le autorità regionali hanno un ruolo fondamentale nel portare avanti questi interventi e nel contribuire alla trasformazione dell'agricoltura italiana verso una maggiore sostenibilità.

È in questo contesto che la tecnologia gioca un ruolo sempre più importante, anche per il comparto agricolo. 

Un esempio concreto è la digitalizzazione dei registri delle attività di campo che porta diversi benefici e vantaggi tra cui:

  • accessibilità ai dati. I registri digitalizzati sono accessibili da qualsiasi dispositivo connesso a Internet, consentendo l’accesso ai dati da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
  • Riduzione errori. Con i registri digitali, è possibile ridurre significativamente gli errori grazie alla possibilità di controllare la validità delle operazioni registrate prima ancora di effettuarle in campo.
  • Conformità normativa. La digitalizzazione dei registri può facilitare il rispetto della normativa. Questo è particolarmente importante nel settore agricolo dove la normativa cambia velocemente e le misure dei bandi, per ottenere i finanziamenti, sono molto stringenti.

In conclusione, la digitalizzazione rappresenta un’opportunità per gestire i registri di campo in modo più efficiente (prodotti utilizzati, dosi applicate, date in cui sono stati effettuati i trattamenti ecc…), per garantire la puntuale osservanza delle misure di eventuali bandi, per migliorare l’efficienza aziendale ed essere sicuri aver operato in conformità alla normativa, senza incappare in spiacevoli errori o sanzioni. 

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